Significato di onice
L’onice è una varietà di calcedonio molto pregiato che appartiene alla famiglia dei quarzi. Che cosa significa e da dove deriva il significato di onice?
Il termine onice viene dal greco onyks che significa unghia, artiglio.
Questo nome trae origine da una leggenda. Un giorno, mentre Venere riposava sulle rive del fiume Indo, Cupido con la sua freccia le tagliò le unghie.I pezzi delle unghie caddero nel fiume arrivando sul fondo e si trasformarono in onice.
Ecco pertanto spiegato il significato di onice e il nome attribuito a questa stupenda pietra. Il grado di durezza dell’onice è intorno ai 6- 7 gradi secondo il valore della scala di Mohs
Classificazione dell’onice
Con il termine di onice si indicano due tipi di rocce differenti: l’onice silicea e l’onice calcarea.
L’onice silicea è una varietà di calcedonio di colore nero con delle striature di colore bianco.
Di colore opaco o semi-opaco i suoi colori spaziano dal rosso-bruno fino alle varie tonalità di grigio raggiungendo il colore nero. L’onice silicea si forma in ambiente idrotermale a bassa temperatura oppure in rocce sedimentarie. Si presenta in forma stratificata e prende il nome di selce, un materiale usato in tempi antichissimi per la creazione di oggetti e ornamenti.
L’ onice calcarea è il marmor alabastrum dei latini ( da Alabastra, il nome di una fortezza costruita a Tebe dove erano presenti numerose cave per la realizzazione dei templi).
L’onice calcarea è detta anche onice alabastrite o egiziana ed è di colore bruno o verde chiaro. La sua particolarità è quella di essere traslucido con delle venature variopinte. Originariamente le parole onice ed alabastro erano usate indifferentemente e solo recentemente si è giunti ad una classificazione basata sulla composizione chimica.
Storia e leggende sull’onice
La storia sull’onice è molto antica. Nell’antica Grecia tutte le varietà di calcedonio erano chiamate onice. Solo più tardi i Romani hanno utilizzato questo nome per le gemme di colore nero e marrone scuro.
Proprio i Romani usavano questa pietra nella glittica, l’arte degli intagli, producendo così una grande varietà di oggetti, cammei e sigilli.
Nei tempi passati la pietra era incastonata negli scudi e sulle spade e fungeva da amuleto di protezione durante le battaglie. Inoltre era usata nelle cerimonie funebri ed è stata accertata la presenza di onice nero all’interno di tombe.
Molto popolare tra i Greci, i Romani e gli Egizi era l’onice bianco apprezzato come la pietra capace di placare gli ardori sessuali.
Anche le leggende che ruotano attorno a questa bella gemma sono varie ed affascinanti. Nel Medioevo era chiamata la pietra degli egoisti e si pensava portasse sfortuna. Inoltre era usata come pietra di protezione contro gli spiriti maligni che tormentavano le anime delle persone.
Un altro nome con cui questa gemma era conosciuta era pietra delle streghe.
Si pensava infatti che avesse poteri magici e fosse d’aiuto alle streghe durante i loro cerimoniali. Un’altra leggenda che aleggia intorno a questa pietra è legata all’universo. Si narra infatti che l’intero universo sia stato generato da un piccolo frammento di onice nera dove adesso, sempre secondo la leggenda, si trovano le divinità addormentate.
Ed anche nella Genesi abbiamo menzione della gemma come prima pietra e come elemento di creazione.
Vari tipi di onice
L’onice si presenta sotto diversi colori in base ai quali prende denominazioni diverse. Possiamo così avere:
- onice pesca il cui colore pesca si fonde con delle striature color rosa pallido.
Se retroilluminata è possibile vedere le varie stratificazioni che la compongono. Questa pietra proviene dal Messico; - onice verde proveniente dal Pakistan.Questo si presenta nella tonalità verde chiaro e verde scuro ( può essere attraversato da colori quali il rosa, il rosso ed il bianco) e la varietà green medium, un verde più intenso con delle striature bianche e dorate;
- onice dorato di colore beige attraversato interamente da sottilissime striature;
- onice tigre così chiamato perchè ricorda il colore del manto di una tigre con delle striature che vanno dal rosso al marrone al dorato e al bianco;
- onice Vulcano di colore rosso intenso che lo fa avvicinare al rosso intenso della lava del vulcano.Questa varietà di onice proviene dalla Turchia;
- onice della Tanzania con uno sfondo simile all’onice vulcano ma attraversato da striature ondulate di colore oro e beige;
- onice alabastro , l’onice calcareo per eccellenza e proveniente dall’Iran.
Dove si estrae l’onice
L’onice viene estratto in India, Messico, Iran, Turchia, Brasile, Uruguay e Madagascar. In Italia troviamo il noto onice del Circeo nel Lazio, l’onice di Gesualdo in Campania e quello di Alberobello, la cui estrazione è sospesa da molto tempo.
Essendo l’onice retro-illuminabile, caratteristica che gli deriva dal fatto di essere traslucido, viene impiegato in diversi settori.
È una pietra infatti che può essere utilizzata nel campo della gioielleria, negli oggetti decorativi, nelle pavimentazioni.
Benefici dell’onice sul corpo e sulla mente
L’onice è considerata una pietra dalle proprietà magiche e curative.
Dal punto di vista fisico l’onice:
- aiuta a migliorare l’udito;
- rafforza le ossa;
- fortifica il sistema immunitario.
Dal punto di vista delle emozioni:
- regala lucidità mentale;
- produce un equilibrio facendo superare le ansie e le paure;
- stimola i sensi e aiuta ad affrontare le situazioni più difficili;
- apporta un forte senso di sicurezza;
- aiuta ad avere una forte fiducia in se stessi;
- aumenta l’autostima.
Inoltre facilita il superamento di un lutto o un distacco, favorisce l’armonia con le altre persone e protegge dalle influenze esterne negative.
L’onice bianco è indicato per le malattie della pelle, per le infezioni, infiammazioni e la guarigione delle ferite.