I coralli cosa sono
Il corallo o più propriamente i coralli cosa sono? Forse ti sarai chiesto qualche volta i coralli cosa sono e avrai pensato a qualche minerale, ma non è così.
Non ci crederai ma i coralli sono piccoli animali. Questi animaletti formano un insieme di piccoli esemplari, i polipi, che si raggruppano fra di loro e formano le colonie.
Come si forma il corallo.
Abbiamo visto i coralli cosa sono ma come si forma il corallo? Questi piccoli polipi con le loro secrezioni di calcare fondendosi e stratificandosi formano alla base del proprio corpo uno scheletro di carbonato di calcio.
Lo scheletro calcareo, che svolge funzione protettiva e di sostegno, con la morte dell’organismo viene colonizzato da altri polipi.
Lo scheletro che è molto duro è ricercato come materiale per la costruzione di gioielli.
Nei mari tropicali le colonie hanno una notevole dimensione poichè i polipi si moltiplicano dividendosi molte volte.
Durante l’alta marea i polipi rilasciano milioni di spermatozoi anche se solo uno su dieci milioni viene fecondato.
La larva, così generata e grazie alle correnti si fissa su una roccia trasformandosi in polipo.
Il polipo così inizia a dividersi dando origine ad una nuova colonia.
Dove si trova il corallo
La più grande estensione di corallo al mondo si trova in Australia ed è la famosa Grande Barriera Corallina.
Nel Mar Mediterraneo si trova il Corallium rubrum, il corallo rosso che è usato per la creazione di gioielli e per la realizzazione di opere d’arte.
Tra i coralli del Mediterraneo più pregiati da menzionare il corallo di Alghero, noto soprattutto per la qualità e per il suo bel colore rosso.
Famoso anche il corallo di Sciacca, di dimensioni ridotte con un bel colore che va dal rosso-arancione al rosa salmone intenso fino al rosa pallido.
Un cenno particolare merita la città di Torre del Greco considerata il più importante centro mondiale per la lavorazione del corallo.
Corallo significato e cenni storici
I coralli vediamo a cosa sono riferite le varie interpretazione circa l’origine del suo nome. Secondo alcuni si pensa che il corallo derivi da due termini greci: koraillon che significa scheletro duro o kura-kalos, cioè forma umana.
Secondo altri il termine corallo si fa risalire all’ebraico goral, il nome usato per le pietre per gli oracoli in Asia Minore, Palestina e Mediterraneo.
I coralli sono conosciuti e pescati nel Mediterraneo fin dai tempi antichi tanto che si hanno notizie di gioielli che risalgono a 4000 anni a.C.
In Cina il corallo fece la sua comparsa intorno all’anno 1000 ed era usato per costruire manufatti di pregio. In Europa era utilizzato per costruire oggetti di moda.
La sua massima espressione nella lavorazione del corallo si manifestò intorno al 1700 che vide proprio la città di Torre del Greco il maggiore centro di produzione e lavorazione del corallo.
Raccolta e lavorazione del corallo
Un tempo la raccolta dei coralli avveniva tramite uno strumento chiamato ingegno formato da due bastoni incrociati a cui erano attaccate due vecchie reti di canapa.
Questo arnese era poi trascinato sulle pareti rocciose dove si trovavano i coralli e i rametti, spezzandosi, si impigliavano nelle reti.
Questo tipo di pesca non è più utilizzato e il corallo viene raccolto da corallari subacquei regolarmente autorizzati con licenza rilasciata dalla regione di appartenenza.
La lavorazione del corallo si divide in diverse fasi. Dopo l’eliminazione della parte esterna del rivestimento, il cenosarco, si provvede alla pulizia, al taglio e infine alla lavorazione e lucidatura.
Leggende sul corallo
Il corallo è legato a leggende e diversi sono i poteri attribuitogli. Secondo una leggenda greca la creazione del corallo è legata al sangue di Medusa, una figura mitologica che aveva il potere di pietrificare chiunque la guardasse.
Il compito di decapitare Medusa, una delle tre Gorgoni e unica mortale delle tre sorelle, fu affidato all’eroe Perseo che, protetto dagli dei e armato di scudo e di una spada di diamante si recò alla dimora di Medusa, un mostro con le ali e una capigliatura fatta di serpenti, e la decapitò.
Il suo sangue finì a mare trasformando i ramoscelli delle piante marine in coralli. In tempi passati si credeva che il corallo liberasse gli uomini da incantesimi e malefici.
I Romani usavano mettere un rametto attorno al collo dei loro figli come portafortuna ed il cui simbolo si è tramandato fino ad oggi.
Inoltre le donne romane usavano mettere orecchini di corallo per attirare l’amore. Anche gli Arabi come i Romani vedevano nel corallo un simbolo di felicità e capace di donare un destino felice.
Era consuetudine regalare un ciondolo di corallo bianco ai bambini piccoli per augurargli un destino felice.
In Egitto il corallo era usato per proteggere il raccolto e veniva sparso sui terreni. Inoltre proteggeva anche i viaggiatori che andavano via mare.
I coralli cosa sono in cristalloterapia
Il corallo è stato considerato da sempre uno dei più potenti amuleti contro il malocchio.La sua forza sta nell’equilibrare le nostre energie con le forze della natura.
Diversi sono i benefici che vengono riconosciuti ai coralli e vediamo cosa sono i suoi aiuti in cristalloterapia sia dal punto di vista fisico che spirituale.
A livello fisico:
- è utile a rafforzare le ossa;
- migliora la circolazione sanguigna;
- è utile per chi soffre di anemia.
A livello mentale e spirituale:
- rafforza l’affetto;
- aumenta la sensualità;
- combatte la negatività;
- aiuta ad accettare i cambiamenti.
Inoltre il corallo bianco è indicato contro la depressione e il nervosismo.