Che cos’è l’oro e quali sono le sue proprietà
Che cos’è l’oro? L’oro è un metallo pregiato e conosciuto dall’uomo fin dalla preistoria. Abbiamo tracce della sua presenza attraverso i vari scavi archeologici in Egitto, in Grecia ed in Etruria. Questo prezioso metallo era impiegato per la creazione di oggetti ad uso personale o per oggetti per la casa oltre che per la coniazione delle monete in Egitto, Siria e Grecia.
Il suo colore è giallo ed è un buon conduttore termico ed elettrico.
Grazie alle sue caratteristiche di duttilità, che gli permettono di essere allungato senza rompersi, e di malleabilità, tanto da poter essere steso in fogli sottili, si lega con altri metalli migliorandone la resistenza. Non è intaccato nè dall’aria e nè dalla maggior parte dei reagenti chimici. La sua durezza è di 2.5 secondo il valore della scala di Mohs.
Dove si trova l’oro
L’oro in natura si trova allo stato nativo e si presenta sotto forma di agglomerati piuttosto grossi, le pepite, o in forma di granelli o pagliuzze.
Si trova nelle rocce e nei depositi alluvionali.( i principali giacimenti detti primari chiamati filoni o vene vengono erosi dalle intemperie e l’oro viene trascinato a valle formando depositi alluvionali).
Il principale paese produttore di oro è stato sin dal 1880 il Sudafrica , dove venivano estratti circa i due terzi dell’oro di tutto il mondo.
A partire dal 2007 il primato è passato alla Cina. Tra gli altri paesi troviamo gli Stati Uniti, l’Australia, il Perù e la Russia. Qualche giacimento lo possiamo trovare anche in Italia,lungo l’arco alpino ed in prossimità del Monte Rosa o in prossimità di alcuni fiumi quali il Po o il Ticino.
Che cos’è l’oro bianco e le varie tipologie di oro
L’oro grazie alla sua morbidezza si lega ad altri metalli per poterne aumentare la sua resistenza.
Il legame con gli altri metalli fa sì che l’oro assuma delle colorazioni diverse.
Qui sotto in elenco vediamo che cos’è l’oro bianco e come è composto assieme a tutte le altre tipologie di oro.
In questo esempio è considerato l’oro 18 k, quello utilizzato in gioielleria.
- oro bianco composto dal 75% di oro e 25% da nichel, argento o palladio;
- oro giallo composto dal 75% di oro, 12-7% d’argento e 13-18% di rame;
- oro rosso composto dal 75% di oro, 4,5% d’argento e al 20,5% di rame;
- oro rosa composto dal 75% di oro, 6,5-5% di argento e 18,5-20% di rame;
- oro verde composto da 75% di oro, 12,5% d’argento e al 12,5% di rame;
- oro blu è una lega di oro e ferro. Grazie ad uno speciale trattamento termico l’oro assume una colorazione azzurra.
Come si riconosce l’oro
L’oro è sempre contraddistinto da una punzonatura, cioè un segno che ne indica la quantità di oro contenuta nell’oggetto. Tale quantità è espressa in millesimi (dove la più comune è 750) oppure in carati (indicato con la lettera K).
Il carato rappresenta l’unità di misura che indica quanto oro è presente in un gioiello.
A tal proposito possiamo avere oro 10k, 14k, 18k, 22k, 24k ( oro purissimo ).In gioielleria è utilizzato l’oro 18k o 750%. Questo sta a significare che l’oggetto contiene 18 carati di oro e 6 carati di rame o argento considerando una frazione di 18/24 cioè 0,750 cioè il 75% dell’oro indicato come oro 750.
Il mercato dell’oro
Il prezzo dell’oro è fissato dai mercati. Dal 1919 la Borsa di Londra stabilisce il prezzo dell’oro due volte al giorno, il cosiddetto fixing.
Fino ad ottobre 2014 il prezzo era fissato dal Club of Five, i cinque mercati più importanti del mondo Barclays Bank, Deutche Bank, Bank of Nova Scotia Mocatta, HSBC Bank Usa e Societè Generale.
A partire da novembre 2014 il fixing è stato assegnato a Iba, Ice Benchmark Administration che ha superato le concorrenti London Metal Exchange e il duo Cme Group-Thomson Reuters a cui è stato assegnato il fixing dell’argento.